Carmine Pinto

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Carmine Pinto (Padula, 1972[1]) è uno storico e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in Lettere moderne, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’industria. Nel 2005 ha vinto il concorso di ricercatore in Storia Contemporanea; successivamente è stato nominato professore associato in tale materia presso l'Università degli Studi di Salerno, di cui dirige la collana editoriale e coordina il Dottorato in Studi Internazionali-Storici e Letterari.[2]. Nel 2021 il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo lo ha nominato Direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano[3], incarico da cui si è dimesso nel febbraio 2022.

Si è occupato di storia politica dell'Italia repubblicana e si interessa della guerra e dei conflitti civili nella formazione degli stati nazionali mediterranei e latino-americani nel XIX secolo. Attualmente la storia del Mezzogiorno italiano è al centro del suo lavoro di ricerca, con particolare attenzione al Risorgimento e al brigantaggio postunitario italiano.[4]

Tale lavoro ha portato alla pubblicazione nel 2019 del saggio storico La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870, che ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio letterario Basilicata[5], il Premio Fiuggi Storia, il Premio Città di Montesano, il Premio Sele d’Oro, il Premio Rende Book Festival e il Premio letterario Città di Siderno.[6] Sempre per la suddetta opera, viene candidato al Premio Friuli Storia.[7]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La sua produzione saggistica spazia dalla politica alla storia italiana, incentrandosi principalmente sul periodo che va dall'Ottocento al Novecento.

  • La fine di un partito. Il Partito Socialista Italiano dal 1992 al 1994, Roma, Editori Riuniti, 1999, ISBN 9788881258062.
  • Socialisti, Salerno, Laveglia, 2000.
  • Partiti e Potere. Il sistema politico a Salerno negli anni ottanta, Salerno, Il Paguro, 2003.
  • La grande storia della Resistenza 1943-1948, Cosenza, Rubbettino, 2008.
  • Il riformismo possibile. La grande stagione delle riforme: utopie, speranze, realtà (1945-1964), Cosenza, Rubbettino, 2008, ISBN 9788849822403.
  • Carlo Pisacane, Cosenza, Rubbettino, 2016.
  • La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870, Roma-Bari, Laterza, 2019, ISBN 9788858135310.
  • Il brigante e il generale. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola, Roma-Bari, Laterza, 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Soci ordinari - Pinto, Carmine, su centrostudivallodidiano.it. URL consultato il 23 marzo 2020.
  2. ^ Carmine PINTO, su SISSCO Società italiana per lo studio della storia contemporanea.it. URL consultato il 20 marzo 2020.
  3. ^ Rinnovati gli organi direttivi dell’Istituto del Risorgimento; Carmine Pinto è il nuovo direttore, su beniculturali.it/. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  4. ^ Carmine PINTO, su Università degli Studi di Salerno.it. URL consultato il 20 marzo 2020.
  5. ^ VINCITORI SAGGISTICA STORICA ECONOMIA E PREMIO CITTA’ DI POTENZA QUARANTOTTESIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO BASILICATA, su premioletterariobasilicata.it. URL consultato il 23 marzo 2020.
  6. ^ La guerra per il Mezzogiorno, su EditoriLaterza.it. URL consultato il 20 marzo 2020.
  7. ^ NEWS I finalisti della VII edizione del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia sono:, su friulistoria.it. URL consultato il 27 maggio 2020.
Controllo di autoritàVIAF (EN78421322 · ISNI (EN0000 0000 4237 8547 · SBN BVEV099963 · LCCN (ENno99088670 · GND (DE1213122538 · WorldCat Identities (ENlccn-no99088670